(This article is available also in English and Japanese)
Gli occhi mi brillano ancora se penso ai 4 giorni passati nella Langhe. Lo sapevo fin dal primo momento che mi sarebbe piaciuto. D’altra parte, anche il mio vecchio capo giapponese me ne aveva sempre parlato estasiato. Così, approfittando del lungo ponte del 25 Aprile, ho colto al volo l’occasione e sono partita, con una valigia piena di aspettative e una marea di cose da vedere e da fare!
E ora (un po’ in ritardo, lo ammetto!) sono qui a raccontarti cosa vedere in 4 giorni nelle Langhe!
Cosa vedere nelle Langhe in 4 giorni
Quello che ho capito delle Langhe è che ovunque ti giri c’è qualcosa di bello da vedere, da fare e da provare. Concentrare tutto in un weekend o in 3 o 4 giorni è difficile, ma non impossibile.
Siccome la mia base era a Dogliani, un paesino sul confine fra Bassa ed Alta Langa, ho deciso di dedicare più o meno un giorno per ogni zona. L’area non è molto vasta: da nord a sud ci si impiegano massimo 50 minuti in auto. Il mio mezzo di trasporto è stata, infatti, l’automobile. Però, credo che la moto o la bicicletta, siano il top!
Dogliani
Come anticipato, il mio viaggio nelle Langhe parte da Dogliani, un piccolo paesino nel sud della Bassa Langa. Il paese molto famoso per il Dolcetto, il vino rosso tipico della zona, e per il Festival della TV, che si tiene ogni anno all’inizio di Maggio.
Dogliani è suddivisa in due parti: una bassa e più nuova ed una alta e più antica.
Nella Dogliani bassa si può visitare l’imponente chiesa parrocchiale dei Santi Quirico e Paolo, a fianco della quale si trova anche il museo dedicato a Luigi Einaudi, l’economista e Presidente della Repubblica fra il 1948 e 1955, nato proprio qui.
Una passeggiata di 10 minuti mi porta nella parte alta, dove rimango subito affascinata dalle facciate delle case di mattoni rossi e dai glicini! Non sono carinissime?
Qui si trova il belvedere sul paese e una delle numerose Panchine Giganti che punteggiano la zona delle Langhe, Roero e Monferrato. Queste Panchine sono parte del progetto “The Big Bench Community Project” ideato da Chris Bangle e sua moglie Catherine. Un’idea favolosa che mi ha fatto tornare un po’ bambina e mi ha permesso di vedere tutto da un’altra prospettiva!
Però ora è il momento di dirigersi verso l’hotel! Io ho soggiornato al b&b Casa Pecchenino.
Cosa vedere nelle Langhe: la Bassa Langa
La Morra
La Morra è forse il borgo che mi è piaciuto di più di tutti. La vista è spettacolare (peccato per il brutto tempo!) e le viette molto caratteristiche. Qui si trova la famosissima Cappella delle Brunate, o meglio conosciuta come Cappella del Barolo. Un tripudio di colori nel mezzo dei filari, super instagrammabile!
Infine qui si trova un’altra delle Panchine Giganti del “Big Project Bench“, in cui abbiamo trascorso una mezz’ora buona!
Barolo
Il vino DOCG prodotto qui ed degustato in tutto il mondo, rende il paese uno dei più visitati delle Langhe, dopo Alba, probabilmente. Lo dimostra la quantità di turisti che abbiamo incontrato qui e la fatica a trovare parcheggio!
A Barolo, l’attrazione principale è sicuramente il Museo del Vino WIMU. L’ingresso costa 8€ e consiglio una visita, soprattutto con i bambini. Non è il solito museo noioso. Al contrario, è molto interattivo e divertente.
La visita termina nella cantina di Barolo, dove si possono acquistare e degustare vini locali. Io, in realtà ho preferito continuare la visita del borgo.
Verso le 12, mi sono spostata appena fuori il centro storico per bere un bicchiere di vino, all’Enoteca La Vite Turchese. L’enoteca è molto fornita e i ragazzi che servono sono davvero bravi e preparati! Se siete in zona ve la consiglio vivamente per un aperitivo!
Barbaresco
Barbaresco me la immaginavo molto più grande. Invece è proprio una piccola perla. Ci siamo capitati il sabato mattina, fortunatamente con un tempo spettacolare.
La torre di Barbaresco è l’attrazione principale, la più grande e massiccia di tutto il Piemonte. 36 metri di storia, restaurata dal comune e dedicata a Domizio Cavazza, colui che ha dato il nome “Barbaresco” al vino Nebbiolo locale.
La biglietteria si raggiungere con un ascensore panoramico di vetro, davvero brutto a mio parere. L’ingresso costa 5€. Al primo piano si racconta della storia della torre e dei personaggi più importanti di Barbaresco; al secondo piano si trova una sala sensoriale, utilizzata durante eventi speciali; infine il terzo piano è costituito dalla terrazza panoramica, dove si gode una vista a 360°! Volendo, si può anche bere un bicchiere di vino, a pagamento.
Neive
Neive è stato dichiarato Borgo più Bello d’Italia. Consiste in un reticolo di viette acciottolate che si arrampicano fino alla Torre dell’Orologio.
Probabilmente il sole di mezzogiorno non ci ha permesso di godere appieno di questo borgo, ma non ci è piaciuto molto.
Coazzolo
Ci siamo poi diretti a Coazzolo per due motivi: un’altra delle Panchine Giganti, con vista sui filari e la Vigna dei Pastelli.
Probabilmente l’avrete già vista su Instagram, ma la Vigna dei Pastelli è un’altro dei luoghi più instagrammati delle Langhe. Grazie alle indicazioni di un signore del posto, siamo riusciti a raggiungerla, perché putroppo Google Maps da un’indirizzo sbagliato. Appena si vedono i primi pastelli, bisogna proseguire a piedi fra i vigneti per una decina di minuti. In cima alla collina si trovano il famoso tavolino e panchina. Come per le panchine, ci siamo fermati qui almeno un’ora!
Cosa vedere nelle Langhe: L’Alta Langa
Inizialmente l‘Alta Langa non era incluso nel mio itinerario, ma su consiglio del proprietario del b&b, abbiamo deciso di dedicargli una mezza giornata. Purtroppo il tempo era pessimo e nel tardo pomeriggio ha cominciato a diluviare e grandinare. Non abbiamo potuto visitare bene Murazzano e Monforte d’Alba, nella lista dei Borghi più Belli d’Italia.
L’Alta Langa presenta un paesaggio molto diverso rispetto alle Langhe che tutti siamo abituati a pensare: molto boschivo, più wild e meno curato. I padroni qui non sono le vigne ma i noccioli (a cui io probabilmente sono allergica).
Bossolasco
Bossolasco è bellissimo. E’ conosciuto come “il paese delle rose“, perché a fianco della porta d’ingresso e della facciata di ogni abitazione crescono delle rose. Non oso immaginare a quanto deve essere bello quando sono fiorite e il contrasto che hanno con i mattoni delle case!
La ProLoco, poi, ha avviato un progetto di abbellimento del borgo, per cui, su ogni contatore del gas o della luce, sono stati dipinti scene di vita quotidiana e contadina del paese.
Nella piazza centrale, spicca L’Angelo dell’Alta Langa, un monumento realizzato da un’artista locale in ricordo di un gruppo di ebrei che avevano trovato rifugio proprio nel paese di Bossolasco.
A Bossolasco, poi, c’è una pasticceria famosa in tutte le Langhe, la pasticceria Truffa, che produce un’ottima torta di nocciole.
Toccata e fuga ad Alba
Alba è stata la l’ultima tappa del viaggio nelle Langhe. Il tempo a disposizione non era molto, perché poi ci avrebbe aspettato il lungo rientro in Trentino.
Abbiamo fatto una bella passeggiata per il centro storico, dove si stava svolgendo l’evento Vinum, dedicato alla tradizione vitivinicola ed enogastronomica locale.
Sicuramente mi piacerebbe poter tornarci in autunno per la stagione del tartufo!
Voi siete mai stati nelle Langhe? Vi sono piaciute?